E’ abbastanza comune pensare al mondo subacqueo come un luogo quasi privo di suoni, ma in realtà esso è contraddistinto da numerose fonti, alcune naturali, come gli organismi marini, le onde, la pioggia, gli assestamenti del fondale; ed altri generati dall’uomo, che sempre più spesso sono disturbanti ed invasivi.
Per comprendere bene la complessità dell’impatto antropico su questo delicato ecosistema, va innanzitutto ricordato che in un fluido come l’acqua le onde di rumore si propagano per chilometri e quindi gran parte della biosfera sottomarina viene interessata anche da una singola fonte come ad esempio quella generata da una grande nave.
Un ambiente sottomarino eccessivamente rumoroso confonde i sensi dell’orientamento, della caccia per l’alimentazione o la difesa, ed infine rende più difficili i processi di riproduzione, innescando quindi una spirale di generazioni meno efficaci nel procacciarsi il cibo e spesso meno resistenti a malattie.

Globalizzazione ed incrementi dei consumi non possono che far aumentare i numeri dei vettori che muovono le merci, ed il traffico marino non è affatto immune a questa crescita. Negli ultimi decenni il settore mostra aumenti a due cifre. E’ però molto complesso valutare l’impatto antropico dei crescenti volumi navali sull’ecosistema marino solcato da imbarcazioni sempre più grandi. La vastità dei corpi idrici, la difficoltà oggettiva di effettuare misurazioni, l’impossibilità ricevere i dati del rumore sottomarino in tempi brevi, ed infine di avere un campionamento costante nel tempo e a costi accettabili sono solo alcuni degli elementi che mostrano la debolezza di questa metodica.Gli approcci classici sono poco efficaci ed offrono dati localizzati, acquisiti sporadicamente quasi sempre senza continuità temporale. E’ necessario un nuovo paradigma, che massimizzi l’efficienza delle nuove tecnologie.

Nasce CORMA, un sistema low cost di registrazione del suono, che non si ferma alla già importante rilevazione e trasmissione in tempo reale del coefficiente acustico sottomarino; ma abbina un complesso e sofisticato modello matematico che intercetta la posizione delle grandi navi (dotate di AIS Automatic identification System), ne acquisisce l’impronta di rumore e crea la propagazione nello specchio d’acqua tenendo conto della profondità e della morfologia del fondale.
Queste elaborazioni si fondono in un innovativo pannello di controllo che mostra immediatamente e su base storica il gradiente di rumore sottomarino, suddiviso anche per le varie profondità e consente ai vari operatori di avere un quadro tempestivo e realistico di cosa accade sott’acqua.

Le attività del progetto rientrano in una delle priorità del Programma Operativo Regionale, Obiettivo «Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione» 2014-2020 ovvero l’Asse 1 – “Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione”, Azione 1.3 – “Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi”.
Per maggiori informazioni: mailto:contact@corma.info